Il primo EP di Elena Faggi, Prevedibile
Venerdì 18 novembre è un giorno importante per la giovane e talentuosa cantautrice Elena Faggi: esce Prevedibile il suo primo EP, anticipato dal singolo in rotazione radiofonica Manchi Tu, con relativo videoclip che puoi vedere qui sotto in anteprima. Elena ci ha raccontato che l’idea di partenza del suo EP è stata quella di creare un vero e proprio racconto di sei canzone collegate tra loro. Ogni brano infatti racconta le varie fasi dell’amore. Ma lasciamo che sia la stessa Elena a parlarci del suo EP, e non solo, nell’intervista che segue.
L’INTERVISTA
Che sensazioni stai provando mentre si avvicina a grandi passi l’uscita di Prevedibile, il tuo primo EP?
È da tempo che desidero pubblicare questo EP e, ora che sta per accadere, sono super-emozionata! Al tempo stesso sarà per me “liberatorio” far uscire questi brani, dato che la maggior parte l’ho scritta due anni fa e, quando sono stata scelta per Sanremo, pensavo che avrei potuto pubblicarli qualche mese dopo. Quindi diciamo che l’attesa è stata più lunga, tuttavia sono certa che ne è valsa la pensa e anche questo mi ha dato modo di crescere.
Un traguardo importante, quello del primo EP. A chi ti senti di dire grazie?
Ringrazio innanzitutto la mia famiglia, che mi sostiene da sempre. I miei genitori, Fabio e Katiuscia, che fin da piccola mi hanno stimolato e permesso di coltivare le mie passioni e, quando queste hanno cominciato a diventare qualcosa di più, hanno sempre fatto il possibile per farmi provare a realizzare i miei sogni. Un ringraziamento immenso va sicuramente a mio fratello Francesco che, oltre ad essere un cantautore anche lui (tra l’altro è uscito proprio l’11 novembre anche il suo primo EP Molto di più), è il produttore del nostro progetto musicale e ha infatti arrangiato e prodotto tutto l’EP, rendendo ogni canzone esattamente come me la immaginavo. Mia sorella Irene, che è la prima persona a cui faccio ascoltare le mie canzoni appena le scrivo.

foto Marco Stanzani
Altrettanto importarti sono le persone del nostro “team”: Marco Versari e il suo studio di registrazione; Marco Trastu, il nostro videomaker di fiducia; il mio vocal coach Ivan Lazzara; Andrea Rizzoli e il Maestro Beppe Vessicchio, un regalo inaspettato che l’esperienza di Sanremo ci ha portato e tutti i musicisti che hanno collaborato alla realizzazione delle canzoni (Matteo Tiozzo, Alex Ferro, Riccardo Ravaioli e Alessandro Salaroli). Inoltre, vorrei ringraziare: Area Sanremo, che è stato il mio trampolino di lancio per poter arrivare a Festival di Sanremo; Artist First che mi ha portato lì e con cui abbiamo pubblicato questo EP, e infine tutti gli amici che credono in me e che, standomi vicini e sostenendomi sempre, mi aiutano a dare sempre il massimo.
Prevedibile ha un tema conduttore, quello dell’amore. Ce ne parli un po’ più diffusamente?
Volentieri, si tratta di un vero e proprio racconto di sei canzoni collegate tra di loro. Parla di come negli ultimi anni ho potuto crearmi una mia visione dell’amore: per me è come se fosse una serie di fasi, che normalmente ognuno di noi vive. Per questo si potrebbe dire che alla fine si tratta di un viaggio “prevedibile”, con un inizio che corrisponde all’innamoramento, a quella semplice cotta di cui parlo in “Che ne so”. A tutti, però, prima di trovare la persona giusta, o comunque qualcuno per cui proviamo qualcosa, sembra di essere gli unici ancora soli. Ci si sente circondati da coppie, mentre si è ancora alla ricerca di quella metà che sembra non arrivare mai. Io stessa, mentre stavo vivendo quella fase pensavo di essere “sfigata”, ho poi capito che spesso l’amore “arriva solamente se nessuno lo ha invitato”, quando meno te lo aspetti. Il significato di questa canzone, infatti, è far capire a chi pensa di essere “sfigato”, che non lo è affatto. Arriva poi la terza fase, in cui quella cotta diventa qualcosa di più, tanto che si pensa “manchi” solo quella persona affinché tutto sia perfetto.

foto Marco Stanzani
In alcuni casi però ci si affida alla persona sbagliata, che finisce per farti soffrire. A quel punto la cosa migliore per me è prenderla come una lezione, lasciar andare quella persona salutandola con tanto di “dito medio”. Si collega poi “Prevedibile”: la canzone principale, non solo perché dà il titolo a questo racconto, ma perché parla di quanto sia meglio stare da soli invece che con qualcuno che ricommette sempre gli stessi errori e che non ci amerebbe come meritiamo. Alla fine di questo viaggio arriva il momento tanto atteso, di cui parlo ne “Il mio posto”, secondo me la conclusione perfetta di questa storia perché, in soli tre minuti, ripercorre tutto quello che è stato raccontato prima, non a caso ho scelto di inserire nel testo della canzone i titoli di tutte le altre.
Tornando un attimo indietro, altro appuntamento fondamentale per la tua carriera è stato il Festival di Sanremo. Ti va di ricordarci l’atmosfera, le emozioni di quei giorni?
Il Festival di Sanremo è stato il traguardo più importante che ho raggiunto fino ad oggi, è stato incredibile cantare sul palco dell’Ariston, tuttavia sento di non aver vissuto appieno questa esperienza poiché è stato, di fatto, l’unico Sanremo senza pubblico e con restrizioni tali che mi impedivano di vivere tutto ciò che ci sarebbe potuto essere oltre all’esibizione. Ero l’unica artista ad essere diretta dal Maestro Beppe Vessicchio, un onore che non avrei neanche immaginato pochi mesi prima, eppure ancora oggi, ripensare alla presentazione della mia esibizione senza il pubblico ad applaudire, soprattutto per la sua presenza, mi fa ricordare quanto sia stata assurda quella situazione.
Come raccontavi prima, questo EP nasce in famiglia, visto il lavoro di tuo fratello. Che tipo di rapporto avete?
Io e mio fratello siamo sempre stati molto legati e il fatto che abbiamo coltivato le nostre passioni insieme fin da piccoli, ci porta a superare con facilità i momenti di discussione, anche per motivi stupidi, tipici tra fratelli. Dopo la partecipazione ad Italia’s Got Talent nel 2017 si è consolidata la voglia di realizzare i nostri sogni insieme, sostenendoci a vicenda e collaborando, cosa che sono certa durerà per sempre, come dice la nostra canzone Could be forever che abbiamo scritto proprio per la finale di Italia’s Got Talent.
Il tuo EP è stato anticipato dal singolo Manchi tu, brano accompagnato anche da un videoclip che ha per protagoniste Le principesse Disney. Ci racconti sia l’uno che l’altro?
Ho deciso di anticipare l’uscita dell’EP con Manchi tu perché rappresenta perfettamente il desiderio di trovare la propria metà. Parla di quando pensi a quanto tutto potrebbe essere perfetto con quella persona accanto. Nel videoclip, però, quello che voglio far trasparire è che, nella mancanza di un “principe”, ci sono comunque cose belle che possono rallegrarti la giornata, come passare del tempo con le proprie amiche. Quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura mi ero immaginata di rappresentare questo concetto con le principesse Disney con cui quasi tutte siamo cresciute, vedendole però l’attimo prima, col dubbio che i loro principi non ricambino i loro sentimenti.

foto Marco Stanzani
Così è nata la collaborazione con “Le Principesse Disney”, con cui ho messo a punto la sceneggiatura anche pensando alle “principesse” che si sono messe in gioco per realizzare gran parte delle scene del videoclip al “Rabbit Hole Cafè” di Milano. Ringrazio quindi di cuore @Fiorediluna (Francesca) nei panni di Biancaneve, @JuliaLoky (Giulia) nei panni di Ariel e @Elenaballarini nei panni di Jasmine. Il resto del videoclip è stato girato all’Osteria i Tre Faggi, dove ci sentivamo a casa, con in scena solo me e Francesco. Ho ritagliato per me il riferimento a Lilly e il vagabondo, a cui è ispirata anche la cover di Manchi tu. Sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto, l’impegno di tutti è stato fondamentale, ma soprattutto ci tengo a ringraziare Marco, il videomaker.
GUARDA IL VIDEO DI MANCHI TU
Ci parli un po’ della Elena al di là della musica. Cosa fai, le tue passioni, i tuoi hobby e i tuoi miti musicali, se ne hai…
Le mie passioni, in realtà, corrispondono a quello che voglio fare di lavoro. La cosa che più amo è scrivere canzoni, mi piace tanto anche ballare, recitare e cantare in generale. Infatti il mio percorso è iniziato dal musical e l’esperienza più importante a riguardo è stata essere una dei protagonisti del musical Un papà sotto l’albero con Garrison Rochelle e Fioretta Mari. Gli artisti che più ammiro sono Ed Sheeran, H.E.R., Billie Eilish, Bruno Mars, Justin Timberlake, Justin Bieber e Dua Lipa. Li ammiro tutti per diversi motivi, ma in particolare mi piace tantissimo che molti di loro non siano solo dei cantanti, ma dei performer completi.
Dovessi dare un consiglio a una giovane cantante che si affaccia per la prima volta nel mondo della musica, cosa le diresti?
Il mio consiglio è di partire sapendo che ci saranno tanti momenti belli, ma anche momenti difficili, e sono proprio questi ultimi quelli che ti fanno crescere di più e vivere ancora più appieno i risultati ottenuti. Ci vogliono tanta determinazione e impegno, il talento è importante, ma il lavoro duro è la chiave per realizzare i propri sogni.
Ti va di salutare tutte le nostre lettrici?
Assolutamente! Un saluto di cuore a tutte le lettrici di Top Girl! Spero tanto che le canzoni di Prevedibile possano essere le colonne sonore della vostra storia presente, passata o futura. Continuate a seguirci, sia me che Francesco, perché abbiamo tante canzoni da regalarvi.
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