I DELLAI a Sanremo con il brano Io Sono Luca. Ne abbiamo parlato con Matteo
Matteo e Luca sono due fratelli, e da qualche tempo hanno dato vita a un progetto musicale che hanno chiamato Dellai (dal loro cognome). Dopo un singolo pubblicato la scorsa estate, ora sono a un bivio della loro carriera, perché tra pochi giorni parteciperanno al Festival di Sanremo (sezione Nuove Proposte) con il brano Io sono Luca (già disponibile dal 4 dicembre su tutte le piattaforme di streaming). Ne abbiamo parlato con Matteo, ecco cosa ci ha raccontato.

A sinistra Matteo, a destra Luca
INTERVISTA A MATTEO DEI DELLAI
Ciao Matteo, e benvenuto su TopGirl. Prima cosa, come state?
Ciao! Stiamo bene con la giusta dose di pressione e carica.
Mancano pochi giorni all’inizio del Festival di Sanremo, che vi vedrà protagonisti nella sezione Nuove Proposte. Ci racconti come state vivendo l’attesa?
Stiamo cercando di eliminare tutte le energia negative che ci circondano, prove su prove, su prove, e tanto esercizio. A livello psicologica l’attesa di Sanremo sradica i nervi, soprattutto quest’anno che è stato rinviato, ma siamo più carichi che mai.
Il brano che porterete in gara è Io sono Luca, un pezzo che ha avuto una gestazione particolare, visto che ha anche cambiato titolo. Come è nato?
Inizialmente il titolo era Castelli di Carta, e la canzone è nata da una necessità di raccontarsi maggiore rispetto al solito. Poi, il testo, scritto originariamente da me, è stato limato per la presentazione ad Area Sanremo, con l’aiuto di Luca e della Lucaredcrew, e in quell’occasione il titolo è diventato Io sono Luca.
La canzone racconta di cadute e risalite, di paure e consapevolezze. E anche di quanto a volte ci si senta inadeguati nei confronti della vita. Ci racconti i tuoi, se ci sono stati, momenti bui?
Ognuno ha i propri momenti bui, posso dire che nella canzone c’è tanto di me e di questi miei momenti: la mancanza di un padre, una testa a metà, il senso di inadeguatezza, sono elementi che descrivono a pieno gli ultimi anni della mia vita. Anche se devo dire che, come Luca, ho trovato il mio angolo di felicità.
GUARDA IL VIDEO DI IO SONO LUCA
La vostra passione per la musica nasce dall’adolescenza, ma dopo un percorso iniziale comune le vostre strade si erano divise. In che modo è poi nato il progetto Dellai?
È nato come un’esigenza… Ad inizio quarantena eravamo distanti, Luca mi scrisse, dicendomi che aveva un pezzo da pubblicare e che sarebbe stato bello farlo insieme. Il pezzo si chiama “Non passano gli aerei” ed è uscito ad inizio estate. Da lì è partito tutto, e non ci siamo più fermati.
Ti va di descriverti caratterialmente e di raccontarci le tue passioni, i tuoi miti musicali…
Certo! Io, in poche parole, sono una persona che cerca di essere pragmatica ma non ci riesce, cerco di incasellare tutto al posto giusto, ma mi sfugge sempre qualcosa. Amo il cantautorato italiano, mi ispiro ai grandi per fare musica nuova, ma sono affascinato da band inglesi come gli Oasis, per le loro canzoni e il loro modo di porsi di fronte alla musica. Oltre alla musica, sono appassionato di sport: fedelissimo tifoso milanista e da qualche anno ferrarista.
Cosa vi aspettate da Sanremo? E cosa vi piacerebbe procurasse alle persone l’ascolto della vostra canzone?
Ci aspettiamo di divertirci, di “mangiare e di non essere mangiati”, come si dice in gergo. Vorremo che le persone, le ragazze e i ragazzi, si riconoscessero nel testo, si riconoscessero in Luca, e facessero loro le parole del brano.
Prima o poi, speriamo, si tornerà a suonare dal vivo. Vi manca? Avete già in mente qualcosa?
Si, manca. Manca il pubblico, manca la festa. Abbiamo in mente qualcosa? Non ancora, ma sicuramente qualcosa ce la faremo venire in mente!
Vi va di salutare tutti i lettori e le lettrici di TopGirl?
Certo. Grazie mille per averci dedicato qualche minuto del vostro tempo, un saluto dai Dellai… e buona musica!
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