Qual è l’età giusta per fare l’amore la prima volta? E se lui non se la sente? Silvia Gioffreda, medica esperta in sessuologia conosciuta online come @lapopdoc, risponde a tutte le nostre domande

 

Diciamolo chiaro e tondo: fare l’amore per la prima volta non vuol dire penetrazione e basta. Silvia Gioffreda, sessuologa e autrice del libro “Un orgasmo alla volta” (HarperCollins Italia), risponde alle nostre domande sulla prima volta con una premessa importante: ci sono ragazz* che non desiderano la penetrazione e che vivranno prime volte che non avranno niente a che vedere con questo tipo di rapporto sessuale e sono tutte prime volte altrettanto valide! Per fare l’amore la prima volta, piuttosto, è fondamentale conoscere abbastanza il nostro corpo da poter sperimentare anche con il corpo dell’altr*. Ecco tutte le risposte della sessuologa (su Instagram @lapopdoc) alle nostre domande sulla prima volta.

Qual è l’età giusta per fare l’amore la prima volta?

 

L’età giusta è quando siamo in una situazione in cui ci sentiamo abbastanza seren* di poter esprimere liberamente il nostro consenso e quando conosciamo abbastanza bene il nostro corpo da sapere cosa ci piace e cosa no. L’età giusta è diversa per ciascuno di noi e non dobbiamo sentirci in colpa se ci sembra che sia troppo presto o troppo tardi. L’unica cosa di cui dobbiamo occuparci è quanto qualsiasi cosa vogliamo fare con il nostro corpo ci faccia sentire a nostro agio.

C’è un modo per prepararsi a fare l’amore la prima volta?

Come tutte le cose che proviamo per fare l’amore la prima volta, non potremmo mai essere preparat* al 100%. Tuttavia ci sono delle accortezze che sicuramente possono risparmiarci situazioni di disagio. 
Secondo me per prepararsi al meglio è importante: 
1. Aver passato del tempo a capire come funziona il proprio corpo esplorandosi e masturbandosi
2. Scegliere una persona con cui ci sentiamo a nostro agio a comunicare e a esprimere il consenso 
3. Scegliere un posto dove si possono fare le cose con calma 
4. Portare con sè contraccettivi di barriera (preservativi interni o esterni o oral dam) e un buon lubrificante (a prescindere da quale organo genitale abbiate, il lubrificante aiuta sempre)

La mia prima volta non è stata romantica: ho perso un’occasione?

Bisogna sfatare un mito grossissimo qui: tantissime persone non hanno un ricordo romantico della prima volta. Anche se le riviste (ma qualcuno le legge ancora le riviste?!), le canzoni d’amore o peggio ancora gli amici e le amiche provano a farti credere che la prima volta sia sempre perfetta e romantica, fidati che non è così.  Ho chiesto a tantissime persone com’è stata la loro prima volta e c’è chi la ricorda con un sorriso, chi con una risata, chi con imbarazzo, chi con dolore, ma anche chi non se la ricorda proprio. Questo è importante per capire che la prima volta non è così fondamentale nella tua vita: è solo una volta delle tante che potranno essere migliori o peggiori indipendentemente da come andrà questa.

Che aspettative avrà l’altr* sulla prima volta?

Tutte o nessuna. La verità è che non possiamo saperlo finchè non lo chiediamo esplicitamente. Confrontarsi con l’altr* su cosa ci si aspetta, cosa si desidera e cosa invece si vorrebbe sicuramente evitare è secondo me il modo migliore per godersi il momento senza farsi divorare dall’ansia di non soddisfare le aspettative altrui. 

Come si capisce se per me non è la prima volta?

Non si può capire. Per molto tempo abbiamo creduto che la presenza del sanguinamento durante la prima penetrazione bastasse per dimostrare che quella era la prima volta, questo perchè si associava il sanguinamento alla rottura dell’imene. Questo è un falso mito. Non tutte le persone durante la prima penetrazione sanguinano e quando succede, è molto raro che il sanguinamento sia dovuto alla rottura dell’imene. è dovuto piuttosto allo sfregamento dell’oggetto penetranti contro le pareti di una vagina poco lubrificata e poco dilatata. 
Quindi l’unico modo per sapere se per una persona quella è la prima volta, è chiederglielo

Cosa significa che la verginità non esiste?

È una frase che uso sempre per ricordare che il concetto di verginità è un concetto astratto e che non ci sono metodi scientificamente validi per sapere se una persona è vergine oppure no. Per anni abbiamo creduto di poter capire se una persona con la vagina fosse vergine oppure no, controllando la presenza o meno dell’imene. Ad oggi sappiamo che l’imene non può attestare se una persona è vergine perchè ci sono persone che hanno ancora l’imene intatto che hanno avuto rapporti sessuali penetrativi e viceversa persone che non hanno più l’imene che non ne hanno mai avuti. Quindi possiamo dire che il concetto di verginità è un costrutto sociale, una definizione che può essere diversa da persona a persona e che non riguarda assolutamente la penetrazione.
 

A cosa è dovuto il dolore la prima volta?

Non tutte le persone provano dolore durante la prima penetrazione, questo dipende da diversi fattori. Il più importante riguarda sicuramente la calma e la preparazione: se prima della penetrazione diamo il tempo alla vagina di dilatarsi lentamente dedicando molto tempo a quelli che chiamo i fondamentali (AKA preliminari) il dolore sarà sicuramente minore. In altri casi il dolore può essere dovuto a una scarsa lubrificazione, anche questa risolvibile dedicando tempo a far salire l’eccitazione o utilizzando un buon lubrificante. 
 

È normale se non sono arrivata all’orgasmo?

Certo che si! Ci vuole un’ottima conoscenza del proprio corpo per avere un orgasmo e spesso gli orgasmi sono timidi e hanno bisogno di tempo per uscire allo scoperto. Non fa niente, un rapporto sessuale può essere valido e bellissimo anche senza orgasmi. Impariamo piuttosto a concentrarci sul piacere e su tutte le sensazioni nuove che stiamo provando, l’orgasmo arriverà.
 

Qual è la protezione migliore per la prima volta? 

Gli unici contraccettivi che ci proteggono dalle infezioni sessualmente trasmissibili sono i contraccettivi di barriera (preservativi interni e esterni e oral dam per il sesso orale alle vulve). Questi andrebbero usati sempre, anche quando si fa l’amore per la prima volta, soprattutto se non abbiamo fatto dei test per le infezioni sessualmente trasmissibili prima.