Giornata della Memoria 2023: due libri per ricordare le vittime dell’Olocausto

Il 27 gennaio di ogni anno il nostro cuore diventa più piccolo. E poi più grande. Più piccolo perché, nella Giornata della Memoria, sentiamo ancora più vicine a noi le atrocità e la sofferenza subite dalle vittime dell’Olocausto (ossia lo sterminio delle persone ritenute dai nazisti “indesiderabili” o “inferiori”). Più grande perché, grazie alla memoria, siamo in grado di ricordare, provare emozioni, sviluppare empatia e coraggio, per costruire un mondo migliore, dove le atrocità del passato non sono permesse. È possibile? Certo. Anche grazie alla testimonianza di autrici preziose, come Anna Sarfatti e Liliana Segre. Tra le pagine de “Il Nido del tempo” e “Scolpitelo nel vostro cuore“, troverete due storie indimenticabili, ricche di coraggio e amore. Da tenere strette nel cuore sempre, non solo nella Giornata della Memoria, per non dimenticare.

 

Il Nido del tempo

Anna Sarfatti

Giunti, €16,00

Una storia intensa e toccante, ispirata all’infanzia dell’autrice. Lisa, fuggita in Inghilterra insieme ai genitori a seguito delle leggi razziali, riceve dai nonni la splendida casa delle bambole appartenuta alla madre. La casa diviene il gioco da condividere con gli altri bambini rifugiati a Londra e, in qualche modo, il simbolo dell’infanzia violata dalla barbarie della discriminazione. Il ricordo di questo gioco affiora nella memoria di Lisa quando, ormai anziana, incontra la tredicenne Margherita, spaesata dopo aver lasciato la casa in cui è cresciuta a seguito della separazione dei genitori. Margherita, appassionata di falegnameria, comincia a ricostruire insieme a Lisa, la vecchia casa delle bambole. Questo consente a Lisa di ricomporre con lei e con il nipote Tobia il suo drammatico racconto di vita, ritrovando  conforto e fiducia.

 

Scolpitelo nel vostro cuore

Liliana Segre e illustrato da Pia Valenitinis

Piemme, €16,50

L’infanzia a Milano, le leggi razziali, il tentativo di fuga verso la Svizzera, la deportazione ad Auschwitz: la storia tragica e indimenticabile di Liliana Segre decorata dai disegni di Pia Valentinis. “La memoria di Liliana Segre cerca il suo approdo nel presente. Le sue parole lo svelano: racconta di se stessa in guerra come una profuga, una clandestina, una rifugiata, una schiava lavoratrice. Usa espressioni della nostra contemporaneità affinché la testimonianza del passato sia un ponte per parlare dell’oggi. Qui e ora. E, interrogando il presente, Liliana indica quel futuro che solo i ragazzi in ascolto potranno, senza indifferenza e senza odio, disegnare, inventare, affermare.”