If we were villains è il romanzo perfetto per i fan del dark academia, ossia l’estetica social che impazza su TikTok ed Instagram, basata sull’amore per la cultura dei classici, le arti e la scoperta di sé. Questo literary thriller è il romanzo di esordio di M. L. Rio, attrice americana che ha recitato per vari anni in teatro prima di dedicarsi alla carriera accademica. If we were villains (Frassinelli, €19,90), incentrato su un misterioso omicidio avvenuto in una prestigiosa scuola di arte drammatica, è una storia di lealtà e tradimento, follia e ossessione, colpa ed espiazione, che conduce noi lettori lungo il confine magico e pericoloso tra la vita e l’arte. 320 pagine in cui perdersi, rispecchiarsi, ridere e piangere, sempre con il fiato sospeso! 

IF WE WERE VILLAINS – LA TRAMA

Quando gli a amici diventano nemici, non c’è limite al male che possono farci.

if we were villains, romanzo (Frassinelli)

If we were villains, romanzo (Frassinelli)

Oliver Marks ha scontato dieci anni di carcere per l’omicidio di un compagno di college. Ai tempi della condanna, non tutti erano convinti della sua colpevolezza, in primis il detective Colborne, che ora lo attende fuori dal carcere per sapere finalmente la verità. La storia che Oliver si accinge a raccontargli si svolge alla Dellecher, una delle più prestigiose scuole di arte drammatica degli Stati Uniti, dove Shakespeare è venerato come un dio e non c’è limite alla competizione. Giovani, belli, ambiziosi, Oliver e i suoi sei amici sono inseparabili e dividono il tempo fra prove, performance e feste all’insegna dell’eccesso. Ma, una volta giunti al quarto e ultimo anno, qualcosa nel gruppo si incrina. I ruoli dei drammi che mettono in scena prendono sempre più spazio nella loro vita reale, ed emergono gelosie sopite, invidie, rancori. È Richard, più di tutti, a perdere il controllo, finché, un freddo mattino di novembre, vienetrovato morto. A quel punto, per ognuno dei sei giovani attori rimasti inizia la prova di recitazione più ardua: convincere la polizia, gli altri e se stessi della propria innocenza. Perfetta per i fan del dark academia, una storia di lealtà e tradimento, follia e ossessione, colpa ed espiazione, che conduce il lettore lungo il confine magico e pericoloso tra la vita e l’arte.

 

Ragazze, se anche voi amate l’estetica romantica di If we were villains, il romanzo perfetto per i fan del Dark Academia, ecco qualche informazione su questa sottocultura nata sui social nel periodo del lockdown. 

 

#1 Il Dark Academia si diffonde durante i mesi della pandemia da Covid 19 come estetica romantica tra le pagine dei social network per rivendicare l’amore per la cultura e le arti antiche.

#2 Il Dark Academia celebra la cultura letteraria, la pittura e la scrittura, riflettendo uno slancio verso la bellezza semplice ed autentica del  passato.

#3 Il genere Dark Academia, sottocultura figlia della quarantena, riporta l’attenzione in luoghi della casa dimenticati: biblioteche e librerie. 

#4 Gli scatti nostalgici stile dark academia, condivisi sui social, ritraggono tazze di tè, candele accese, libri dei poeti romantici inglesi. Non mancano riferimenti all’architettura gotica con busti di marmo e guglie appuntite. Le atmosfere sono scure e cariche di mistero. 

#5 Qual è l’ambientazione del nuovi libri scritti sulla scia del Dark Academia? Scuole private in Inghilterra e college della Ivy League.