Coraline, la canzone dei MÅNESKIN e il suo significato

Non ci sono dubbi: l’esibizione dei Måneskin è, per ora, il punto di forza di questo Festival di Sanremo. Soprattutto, di grandissimo impatto emotivo è stata la performance della band romana sulle note di Coraline. Un po’ perché la canzone è obiettivamente stupenda (non per niente è tra le più amate del loro album Teatro D’ Ira volume 1) e un po’ perché ha colpito tutti l’emozione di Damiano, che a fine esibizione non ha trattenuto le lacrime. Affidando poi a un post su twitter il suo pensiero. 

La Giorgia del post è Giorgia Soleri, modella, fidanzata di Damiano. Che ha risposto, sempre via social, con queste frasi: “Il significato del bene. Che magia. Che magia.

Così lo stesso Damiano ha raccontato la sua canzone: “Non è la storia di un cavaliere che come il principe azzurro salva la principessa in difficoltà. Non c’è un lieto fine, è una favola che finisce male, come spesso accade nella vita reale, ed è una situazione di vita reale messa in musica, quella dell’appassimento di una ragazza, un fiore splendido, e il cavaliere è una sorta di spettatore inerme e impotente”.

Coraline vuole il mare ma ha paura dell’acqua
E forse il mare è dentro di lei
E ogni parola è un’ascia
Un taglio sulla schiena
Come una zattera che naviga
In un fiume in piena
E forse il fiume è dentro di lei, di lei

Måneskin, Coraline