VALENTINA PARISSE è tornata sul “muro” di All Together Now
Ogni tanto è bello raccontare storie come quella di Valentina Parisse, cantautrice romana capace di scelte coraggiose e di lottare da sola per inseguire il suo grande sogno: fare musica. E il sogno lo ha raggiunto. Ha pubblicato dischi, ha scritto canzoni per sé e per altri (Renato Zero e Michele Zarrillo), ha cantato davanti al Presidente Mattarella e a un mito mondiale come Bruce Springsteen. Oggi la ritroviamo in qualità di giudice nel programma All Together Now, lo show musicale condotto da Michelle Hunziker, in onda ogni mercoledì, in prima serata su Canale 5. L’abbiamo raggiunta, ecco cosa ci ha raccontato.
L’INTERVISTA
Buongiorno Valentina e benvenuta su TopGirl. Per prima cosa, come stai?
Sono molto felice di questa occasione di ritrovarci, il mio più grande saluto va a te e tutti i tuoi lettori! Sto bene, nonostante queste difficilissime circostanze in cui ci ritroviamo. Ed anzi, incontrarci adesso acquista un significato ancora più bello, secondo me.
È ripartito All Together Now. Ci racconti un po’ le sensazioni, le emozioni di far parte ancora una volta di questo progetto?
Le emozioni e le sensazioni sono tantissime, credimi. E varie. C’è la soddisfazione e la gioia di essere riusciti a dare vita ad un programma così corale e in qualche modo spensierato che possa portare un momento di leggerezza a chi ci segue da casa, c’è l’orgoglio di aver condiviso questa avventura con tutti i colleghi che come me ce l’hanno messa tutta affinché fosse possibile. Durante le lunghe ore di prova e registrazioni abbiamo avuto modo di confrontarci, condividere le nostre attuali esperienze e anche farci parecchia forza.
Cosa ti piace di All Together Now?
Moltissime cose. Innanzitutto lo spirito del programma, che punta soprattutto a valorizzare i concorrenti offrendogli tanti consigli e spunti per migliorarsi. Senza dubbio anche le scelte musicali: ogni anno il repertorio delle canzoni è interessantissimo, ripescando i grandi successi del passato ma anche le hit contemporanee, tutte arrangiate in modo impeccabile. Per non parlare della coralità: siamo tanti Artisti che portano il loro proprio bagaglio personale, e lo mettono a disposizione di chi si esibisce. La musica come spesso ho detto non è una gara, ma certo può essere un motivo di incontro e scambio, mettendosi sì alla prova, ma senza la rabbia di voler prevalere sugli altri, e credo che All Together Now riesca benissimo a coniugare tutte queste cose, con leggerezza e con un sorriso.
Da Valentina giudice a Valentina cantante e autrice. Di recente hai firmato il brano Stai Giù per il nuovo album di Renato Zero. Ci racconti un po’ com’è nata questa canzone?
Lavorare con Renato è sempre una bellissima esperienza, sia per me come Artista ma anche, lasciami dire, come romana! Per tutta Italia lui è un mito, ma qui a Roma rappresenta anche un vero e proprio punto di riferimento. Questo brano è nato da una idea musicale mia e di Phil Palmer, altro “tassello” fondamentale nel mio percorso artistico. C’è una frase che ripeto spesso, che qualche tempo fa mi fu detta e che io condivido a pieno: “una delle più alte forme di rispetto è fare Musica assieme”, e credo che questo sia proprio il caso!
Raccontaci invece di Ogni Bene, il tuo brano uscito l’estate scorsa e nato grazie alla collaborazione con Space One…
Agganciandomi alla risposta precedente, ribadisco che le collaborazioni per quanto mi riguarda hanno sempre una base di condivisione e di stima, e questo è accaduto anche con Space. Siamo “compagni di Muro” a All Together Now e ricordo perfettamente il momento in cui gli ho chiesto “Sto scrivendo un brano e mi piacerebbe un sacco fartelo sentire”. Subito dopo mi ha mandato le sue barre e io sono rimasta letteralmente senza parole: erano perfette, e sposavano in pieno il messaggio della canzone, con quel filo d’ironia che cercavo.
Hai una storia alle spalle di scelte coraggiose, come quella a 18 anni di partire per il Canada, da sola, per inseguire il tuo sogno. Ci racconti un po’ quella scelta?
Ho iniziato a lavorare in uno studio di registrazione davvero molto piccola, avrò avuto più o meno 14 anni. Da quel momento ho iniziato piano piano a scrivere le mie prime canzoni, con le quali sono partita piena di energia e di voglia di fare per Montreal, dove poi quelle canzoni sono diventate il mio primo disco, Vagabond.
Quanto è stato difficile?
Come potrai immaginare non è stato affatto facile, soprattutto perché ero completamente sola dall’altra parte del mondo e non provengo da una famiglia che poteva permettersi di aiutarmi. Ho sempre avuto il loro più ampio appoggio, la loro fiducia e la loro fede in me (peraltro credo sia il dono più grande che mi abbiano mai fatto), ma ho dovuto rimboccarmi le maniche e lavorare sodo per potermi permettere di inseguire il mio sogno, Facendo i lavori più umili e spesso facendo grandissima fatica a portare qualcosa a tavola. Credo profondamente che bisogna avere la responsabilità non solo delle proprie scelte ma anche delle proprie ambizioni, ed è quello che ho fatto. Per questo tutto quello che sono riuscita a costruire ha un sapore per me ancora più speciale ed importante.
Tornando al 2021, cosa ti aspetti a livello privato e professionale dal nuovo anno?
Innanzitutto mi aspetto che presto tutti noi possiamo tornare ad una vita normale riabbracciando i nostri affetti più cari e non avendo più paura di questa parola che adesso ce ne fa molta: il contatto. Ho un sacco di progetti, sono nate collaborazioni tanto importanti nell’ultimo periodo, sto lavorando alle mie canzoni per me e per altri artisti e non vedo l’ora che siano lì fuori!
Grazie Valentina, e in bocca al lupo!
Un enorme ringraziamento a te e tutti i tuoi lettori!
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