Leonardo Monteiro è nato a Roma, classe 1990. Figlio di due ballerini brasiliani che sin da piccolo gli hanno trasmesso l’amore verso la musica in tutte le sue forme e inclinazioni, ha vissuto per un periodo in comunità perché la mamma aveva difficoltà economiche. Ma questo non lo ha fermato, anzi. Lo scorso anno si è aggiudicato la finale di Area Sanremo e tra pochi giorni parteciperà al 68° Festival di Sanremo nella Categoria Giovani, con il brano Bianca. Lo abbiamo incontrato alla vigilia del Festival e ci siamo fatti raccontare qualcosa di più della sua canzone e delle sue emozioni…
L’INTERVISTA
Allora, Leonardo, manca ormai poco e poi sarà Festival: ci racconti le tue sensazioni?
Eh sì, ormai manca veramente poco, sicuramente sono molto emozionato, ancora non ci credo! Ho già fatto una prova con l’orchestra sul palco dell’Ariston e ho avuto i brividi dall’emozione. Adesso c’è da fare Sanremo e non vedo l’ora!
La tua canzone, Bianca, racconta di storie d’amore e tradimenti ma anche di come l’amore sia alla fine più forte di tutto, giusto?
Esatto! Bianca parla di come l’amore sia più forte di tutto ed è il messaggio che voglio trasmettere attraverso questa canzone. Spero che in qualche modo arrivi un messaggio di speranza per tutte quelle persone che hanno smesso di crederci. Ci si può sempre innamorare ancora e chissà magari anche della persona giusta!
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Ci racconti qualcosa di più di te? Sappiamo che sei nato a Roma, ma sei di origini brasiliane…
Certo! I miei genitori sono del Brasile ed io sono nato a Roma. Ho vissuto a Roma per un po’ di anni e poi purtroppo sono andato a vivere in una comunità educativa perché mia madre aveva delle carenze economiche. Dopo la comunità è arrivato il sogno della danza, sono entrato alla scuola di ballo del teatro alla Scala di Milano. Ho frequentato l’accademia per un po’ di anni fino a che non sono entrato nella scuola di Amici di Maria De Filippi. Dopodiché sono andato all’estero, in America. Ho lavorato come ballerino nella compagnia Complexion contemporary ballet. Diciamo che nella vita ho sempre ballato cantando. Ad Harlem, dove vivevo mi sono avvicinato a quella che è la musica Gospel e non mi sono più allontanato da quel mondo. Tornato in Italia ho proseguito le mie esperienze come cantante, come insegnante di musica, ho costruito una band con la quale mi sono esibito in tantissimi locali di Milano. La prima band erano egli White Corner e la seconda i Five For Funk. Ho lavorato con un coro gospel in Italia i Monday Gospel , dov’ero solista, e poi è arrivato Sanremo dopo la vittoria di Area Sanremo.
Che ricordi hai dell’esperienza di Amici dove partecipasti come ballerino?
Per me Amici è stata un’esperienza di grandissima crescita, mi aiutato davvero tanto sia a livello di preparazione che emotivamente. Uscire dal teatro per fare televisione, anche se si parla sempre di spettacolo. Ti rendi conto che sono due mondi completamente diversi e ho dei ricordi bellissimi.
Cosa ti aspetti dal festival?
Ho deciso di non avere delle aspettative perché spesso rovinano l’esperienza. Ciò che voglio fare è salire su quel palco ed esprimere attraverso la miglior forma che conosco, quella della musica, le mie emozioni e spero che il pubblico le senta con me.
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