Il Giglio d’oro è una magica storia d’amore che va oltre i confini terrestri: ce ne parla l’autrice, la talentuosa Laura Facchi
Il suo esordio nel mondo della letteratura YA non passerà di certo inosservato: Laura Facchi con il suo romanzo IL GIGLIO D’ORO (edito da DeA) ci regala un’avventura sci-fi da mozzare il fiato.Una macchia a forma di giglio rende unica e speciale la protagonista di questo libro che ha già conquistato una marea di fans in tutta Italia…
Noi di Top Girl abbiamo incontrato l’autrice e ci siamo fatte svelare parecchie cose interessanti sul libro… Leggete qui sotto!
- Laura,IL GIGLIO D’ORO è il tuo primo libro YA.Come è nato?
Diciamo che questo libro è arrivato un po’ per caso.In questi anni c’è stato un grosso cambiamento nella mia vita:sono diventata mamma,con tutte le conseguenze del caso….Sono quindi entrata in questo mondo bello,che non conoscevo:quello dei giovani;la mia immaginazione si è aperta in spazi nuovi e sconosciuti-senza che la cosa fosse cosciente,intendiamoci.Ecco allora arrivare l’idea di un pianeta nuovo,chiamato Lundea…e da lì è partito tutto!
- Ma come procedi nella scrittura di un libro?Fai una scaletta?E,per curiosità ti chiedo:ti capita mai di avere “il blocco dello scrittore”?Se sì,come ti comporti in quel caso?
Di solito quando mi viene il blocco dello scrittore scrivo stupidaggini(ride- n.d.r)Sono piuttosto caotica,non sono un tipo ordinato,non riesco a dirmi “ora mi metto a scrivere dalle 9 alle 17”;puo’ capitare che mi metta a scrivere per 15 ore di fila…e rimanere un giorno intero senza produrre nulla…Diciamo che questo romanzo mi ha spinto ad essere più metodica ed ordinata;anche la scaletta ho impiegato un po’ a farla,ho avuto delle resistenze:pero’ poi mi sono accorta che era assolutamente necessaria!
- Cosa ti piace leggere?Hai dei libri/autori preferiti?
Sono caotica anche nella lettura.Non riesco a seguire un solo filone e mi lascio attrarre da tantissime cose.Ho finito recentemente un romanzo spagnolo che mi è piaciuto molto,ho letto da poco Hunger Games,insomma mi piace spaziare!
- E come senti che arriva l’ispirazione giusta?
L’ispirazione giusta puo’ arrivare da ogni dove;ho tantissime idee-sono una fabbrica di idee…la maggior parte(dire il 99%)è da prendere e buttare via,poi quando riconosci che arriva L’IDEA valida,beh allora la fai crescere!
- Parliamo della protagonista del tuo romanzo,Astrid.Che ci racconti di lei?
Astrid è stato un personaggio che ho sentito da subito mio,ho cercato di tirare fuori la sua freschezza,di farla evolvere,di farla diventare più ironica.Ho cercato di “illuminarla”,ecco,diciamo così
- Quando hai iniziato a scrivere?La scrittura è stata una passione precoce?
Da giovanissima,a causa di una malattia,ho passato tanto tempo in casa.In quel periodo ho sviluppato una smodata passione per la lettura,grazie anche a mia madre,grande amante dei libri.Probabilmente è nata li’ la mia passione.Amavo fare i temi a scuola,ero molto brava,tenevo un diario..insomma ho provato ad avventurarmi in questo mondo in maniera semplice e spontanea.
- Come mai hai scelto proprio il giglio come fiore “simbolo”del libro?
Adoro il giglio e adoro il suo profumo;è una pianta molto resistente e mi ricorda la mia gioventu’ in Sicilia,dove vedevo piante di gigli crescere in maniera spontanea.A livello d’immagine penso che il giglio rappresenti in pieno cio’ che volevo raccontare nel romanzo
- Pensi ci sarà un sequel del tuo libro?In fondo quel finale “aperto”lascia ben sperare noi lettori….
Poteva essere un finale “chiuso” dal mio punto di vista;pero’ nello stesso tempo ho in mente tantissime cose che potrebbero accadere in seguito…..speriamo ci sia un sequel…dipende da voi lettori!
- Che consigli daresti a dei giovani “scrittori in erba”?
Direi “stai attento a quello che scrivi,fallo con cura!”E’ tutto cosi’ veloce ora,non si rilegge nemmeno cio’ che si scrive;io consiglio di rileggere sempre,correggere la forma,non impoverire il linguaggio.Non avere fretta di condividere i tuoi pensieri!
- E della tua attività come reporter cosa ci puoi raccontare?Hai girato il mondo e hai visto tante realtà diverse…Queste realtà continuano ad ispirarti anche ora che sei una scrittrice?E continui a fare la reporter freelance?
Assolutamente si’,queste realta’-sedimentate dentro me-continuano ad ispirarmi!Con la nascita di mia figlia mi sono fermata con l’attività di reporter:il pensiero di andare in paesi in guerra con una bimba piccola che mi aspetta a casa mi appare terrificante!Mettermi in una situazione di rischio ora è impensabile,mentre prima era all’ordine del giorno.Ho visto tantissime realtà,tantissimi mondi;eran situazioni paradossali:da una parte era affascinante perché conoscevi persone nuove,socializzavi,dall’altra parte era straziante perché c’era gente che moriva…
- E parlando di giovani:quali libri consiglieresti di leggere?
L’amante di Marguerite Duras,che qualsiasi ragazza potrebbe tranquillamente leggere…poi i classici che non deludono mai:Charles Dickens,che consiglio sempre, e il teatro di Durrenmatt,per approcciare i più giovani a questo genere…
- Ultima domanda:che messaggio vuoi lanciare dalle pagine del tuo libro?
Vorrei dire a tutti i giovani di essere sempre se stessi,di non avere paura di realizzare i propri sogni e credere nelle proprie capacità.Mai nascondersi!
Veronica De Lorenzo
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